Il raduno del 56° del 2012 inizia giovedì 13 settembre con ritrovo a Levico Terme, una piacevolissima cittadina a circa 500 metri di altezza. Broseghini, Frassoni e Zucchelli sono stati gli ottimi organizzatori ed hanno predisposto un programma intenso diviso fra “natura” e “storia”.
La visita al centro ArteSella ci ha portato in un magnifico altipiano e poi in un bosco dove numerosi artisti, dal 1986, hanno realizzato opere veramente interessanti con materiali naturali locali, legno, rami, pietre ecc. L’aria tersissima, il sole verso il tramonto, gli alberi del bosco hanno regalato tagli di luce veramente suggestivi.
Alla sera si è fatto fresco ed i robusti piatti del ristorante Carlon unitamente al buon vino ed all’ottima compagnia ci hanno riscaldato anima e cuore.
Il sabato inizia con la visita al Museo Storico delle Truppe Alpine ed al Mausoleo di Cesare Battisti. Raggiungiamo il Museo con una breve passeggiata lungo una strada scavata dagli Alpini nel fianco del Doss Trent. Il generale Basset ci accoglie e, dopo l’Alzabandiera, con gli Allievi schierati, ci illustra la storia del Museo e dei reperti esposti. Le pareti sono decorate con affreschi di Paolo Caccia Dominioni in un punto danneggiati da una infiltrazione d’acqua dal tetto. Francamente mi immalinconisce vedere la poca cura che in Italia si dedica alla conservazione dei siti della memoria.
Dopo la consegna di una pergamena ricordo proseguiamo per il Mausoleo di Cesare Battisti.
Le Gallerie di Piedicastello sono i tunnel dismessi della vecchia tangenziale di Trento riconvertiti come sede di mostre ed esposizioni. Qui visitiamo la mostra “Ritorno sul Don 1941-1943: la guerra degli italiani in Unione Sovietica”. Si tratta di materiale fotografico, di riproduzioni di documenti storici, di materiali militari e oggetti personali degli alpini. Anche in questo caso le testimonianze di tante soffferenze non possono non commuovere.
Nel pomeriggio ci rechiamo a Rovereto dove possiamo fare i turisti visitando il MART – Museo di Arte moderna e contemporanea, il Castello di Rovereto con il museo storico italiano della Guerra o passeggiando per il centro storico.
Alla sera, sul Colle di Miravalle visitiamo il sito della Campana dei Caduti, Maria Dolens. Gli allievi si schierano ed, ai rintocchi della campana, vengono proclamati, fra la commozione generale, i nomi dei nostri commilitoni “andati avanti”.
Domenica, dopo la visita del Forte Belvedere, raggiungiamo Passo Vezzena per la Messa che viene celebrata nella chiesetta di Santa Zita. Questa minuscola e caratteristica chiesetta è stata ricostruita, per iniziativa degli austriaci e degli alpini di Trento, secondo i disegni originali, nel luogo in cui si affrontarono l’Esercito Italiano e quello Austroungarico nel corso della 1° Guerra Mondiale. Sembra impossibile che in un luogo così ameno nel corso di un assalto lanciato in modo scioccamente temerario nel corso di una sola notte ci siano stati più di mille morti.
Al termine della Messa deposizione dei fiori al monumento ai caduti e foto di rito degli allievi e delle gentili accompagnatrici.
Al termine del pranzo di fine raduno ci sono stati i consueti discorsi di ringraziamento. Hanno parlato il presidente dell’ANA di Trento e gli organizzatori Broseghini, Frassoni e Zucchelli. C’è poi stato il passaggio della Stecca a Mastrosimone che si è offerto di organizzare il prossimo raduno a Vigevano.
Foto e testo di G. Ravera